In questa sezione abbiamo voluto dare uno sguardo d'insieme sul territorio del Sommolago, su cui insiste la Valle dei Laghi. Si tratta di una zona importantissima fin dalla preistoria, crocevia di traffici e di popoli, un vero e proprio puzzle di paesaggi storici, antropologici, geologici di grande interesse. 

 

 

IL TERRITORIO DELL'ALTO GARDA: IL SOMMOLAGO

 

La piana compresa fra Riva ed Arco è stata frequentata fin dai primordi e occupata dai Romani, che arrivavano a Riva in barca e costruirono ville di vacanza sul lago. Gli insediamenti retici stavano sulle alture circostanti, ma gli scambi erano notevoli fin da prima della conquista: a Roma si beveva vino retico e si mangiavano formaggi alpini: addirittura, un imperatore, Antonino Pio,  morì di indigestione per averne ingurgitato troppo!!!!!! 

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Elisabetta Mottes, Il neolitico nell'Alto Garda: aspetti culturali e dinamiche insediative nel quadro della preistoria del territorio subalpino centro orientale
Tratto dal volume"Paesaggi storici del Sommolago" a cura di Gian Paolo Brogiolo, l'articolo evidenzia come nel territorio del Sommolagi si incrocino influssi culturali provenienti dall'Italia insulare e dal Nord delle Alpi, fin dall'età della Pietra.
Il_Neolitico_dellAlto_Garda_aspetti_cult
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M. Bassetti, N. Cappellozza, M. Cariboni, N. Degasperi, Modificazioni geomorfologiche e aspetti geoarcheologici del territorio del Sommolago. Elementi per la ricostruzione del paesaggio
Per cercare di capire come vivevano i nostri antenati, è necessario ricostruire - almeno a grandi linee - il paesaggio in cui erano immersi, certamente diverso da quello odierno. L'archeologia del paesaggio si fa utilizzando le scienze della terra, e rivela spesso elementi particolarmente interessanti. Tratto dal volume"Paesaggi storici del Sommolago" a cura di Gian Paolo Brogiolo.
Modificazioni_geomorfologiche_e_aspetti
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DRENA - Castel Drena

 

Un colle sacro, su cui furono rinvenuti anche allineamenti di pietre, che ospita, nel piccolo museo, i reperti che vanno dalla preistoria all'altroieri. Una stratificazione eccezionale che va dal villaggio retico al castello medioevale, al palazzo rinascimentale, che può essere seguita punto per punto. 

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Gian Pietro Brogiolo, Drena tra comunità di villaggio e poteri signorili (VII - XVI secolo)
Fonti scritte, toponimi, divisioni agrarie e dati dello scavo archeologico suggeriscono lo sviluppo di un insediamento altomedioevale. In un'economia che integra paesaggi agrari, boschi e pascoli, punti di riferimento sono un centro direzionale con la chiesa di San Martino, il successivo castello dove avevano proprietà i Da Seiano, finito poi sotto la giurisdizione dei D'Arco attraverso una complessa relazione col vescovo di Trento, un villaggio di uomini liberi che cercarono di conservare i propri diritti.
Castel 2016-DrenaGPB.pdf
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COMANO TERME - Fonte della Sibilla

 

Un'antica leggenda racconta di una sacerdotessa veggente che trova rifugio fra le montagne, che cura il figlio di un potente signore e che poi scompare, sepolta da una frana. Di lei rimane il nome di una fonte di acqua termale, conosciuta dai Romani e probabilmente frequentata fin dalla notte dei tempi......

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Michela Zucca, Le terme di Comano e la leggenda del rifugio della Sibilla. La resistenza delle sacerdotesse della Dea della montagna
La tradizione alpina ha popolato i recessi più isolati e difficili da raggiungere di personaggi femminili: sacerdotesse, sibille, maghe druidiche, demonizzate e trasformate in streghe soltanto in un secondo tempo per l’influenza cristiana, che ebbe buon gioco nell’attribuire loro poteri diabolici, e quindi tutte le connotazioni negative delle potenze sovrannaturali.
Le anguane, ninfe collegate alle acque, ancora di più delle strie (streghe), abitano le grotte e le cavità risorgenti. Le leggende popolari raccontano che soggiornino dentro luoghi abbandonati ed incolti, ruderi e grotte. Si dice che il bel giovane trascinato da loro nelle acque finisce in un amplesso mortale, e non rivede più la luce. Per questo motivo, sono state spesso considerate simbolo dell’acqua e dei sortilegi legati all’amore ed alla morte, ai pericoli della seduzione a cui ci si abbandona senza controllo .
La resistenza delle sacerdotesse della D
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COMANO TERME  - San Martino di Lundo

 

Il sito archeologico di monte San Martino nel Lomaso costituisce una delle più vaste e imponenti testimonianze fortificate antiche delle Alpi. Posto su uno sperone di roccia tra l’Alto Garda e le Valli Giudicarie,  ha restituito i resti di un insediamento esteso su una superficie di più di 15.000 mq, costruito alla fine dell’impero romano per fermare le incursioni dei “barbari”. Dopo la caduta dell'impero, la fortezza è servita come presidio a molti che si sono succeduti: Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi. Costituiva uno dei tasselli del sistema di difesa dei vari "Monti San Martino" diffuso in tutta la regione. 

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Omar Larentis, Caterina Pangrazzi, Archeologia, antroplogia e isotopi. Le sepolture di San Martino di Lundo, Comano Terme, Trento
All'interno della piccola chiesa dedicata a San Martino, sono stati rinvenuti i cadaveri di sei persone; un altro - un ragazzino- è stato ritrovato sepolto appena fuori l'edificio. Portavano i segni della "sindrome del cavaliere".......
Lundo - MOnte San Martino Archeologia_an
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COMANO TERME - Vigo Lomaso - Battistero

 

Un battistero romanico, costruito su una fonte probabile luogo di sacralità retica e preistorica. Una serie di bassorilievi, di cui si sono conservati solo frammenti, che mostrano anche un individuo - non si capisce bene se maschio o femmina - in costume sicuramente non romano, con berretto frigio e ascia bipenne, simbolo della Dea.......

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Michelle Beghelli, Reperti scultorei altomedievali (secc. VIII e IX) da San Lorenzo, Vigo Lomaso, Trentino. Tratto da Alle origini della pieve di San Lorenzo, PAT-Comune di Comano Terme
Il complesso pievano conserva al suo interno una raccolta di frammenti scultorei altomedievali di grande interesse, alcuni dei quali ancora reimpiegati nelle strutture murarie. La lacunosità delle notizie sulla provenienza e sui contesti di ritrovamento rende talvolta ardua l’indi-viduazione precisa di date e luoghi di recupero, comunque diversi: non solo San Lorenzo, ma anche località dei dintorni come castel Spine e la chiesa di San Silvestro. Si tratta di rinvenimenti fortuiti, segnalati a partire almeno dai primi decenni del XX secolo e vericatisi per lo più in occasione di demolizioni di muri, interventi di restauro di edifici o lavori agricoli.
Beghelli_Dalba_Vigo_Lomaso_scultura_2019
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RIVA DEL GARDA - Campi - Monte San Martino

 

Uno dei templi in altura più grandi dell'intero arco alpino dedicato alla Dea Nera, ritratta in una piccola statua col bambino. Iscrizioni retiche testimoniano la frequentazione arcaica del luogo,  che diventa poi sede di una comunità longobarda dedicata a San Martino.   

 

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Michela Zucca, La dea madre nera di Monte San Martino (TN)
Una delle testimonianze più importanti della Dea della montagna senza nome nella versione “madre con bambino” è quella di Monte San Martino sopra Riva del Garda (Tn). Siamo in pieno territorio retico, una zona adesso compresa tra Svizzera, Baviera, Svevia, Austria, Trentino-Alto Adige, provincia di Belluno ed alcune valli della Lombardia settentrionale, tra cui la Valtellina. La Rezia deve il suo nome a Reitia, grande madre della montagna che appare sotto varie forme in tutta la regione, nominata nelle iscrizioni, oppure caratterizzata con degli attributi ben precisi, come la chiave, che ne fanno supporre la presenza. In realtà la dea di Monte san Martino non ha nome, o meglio, non esistono dediche che la nominano; ma il contesto culturale è riferibile alle genti retiche. Tribù che non si omologavano: malgrado Riva fosse già una fiorente città romana, i dominatori la raggiungevano in barca dal lago, e difficilmente osavano percorrere i sentieri che attraversavano i monti.
La dea madre nera di Monte San Martino.p
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ARCO - Pianaura - Incisioni rupestri

 

Un sito dell'iniziazione in un riparo sottoroccia completamente inciso da simboli misteriosi che continuano ad essere tracciati per secoli, forse per migliaia di anni, resistendo alla cristianizzazione che tenta di farli dimenticare. 

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Roberto Avanzini, Segni sulla roccia: le incisioni rupestri di Pianaura - Arco (Tn)
Quando e perchè furono tracciate le incisioni rupestri di Pianaura? La maggior parte sono segni cruciformi, realizzati forse per cristianizzare un sito di arcaica religiosità pagana. Ma alcune sono quasi sicuramente di origine antichissima, preistorica......
PIANAURA - Avanzini 1996 Segni sulla roc
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ARCO - Ceniga - Eremo di San Paolo

 

Un riparo sottoroccia con una fonte da percolamento sacra alla Dea chissà da quando. Poi ci costruiscono un eremo, abitato da suore che difendono gli eretici Dolcino e Margherita in fuga dall'Inquisizione. La badessa viene catturata e torturata, ma non parla..... 

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Alberto Folgheraiter, San Paolo a Ceniga: il rifugio degli scorpioni. Da "I custodi del silenzio. Storia degli eremiti in Trentino"
A contatto con l'acqua prodigiosa che stillava dalla montagna, anche gli scorpioni diventavano inoffensivi..... La consacrazione della chiesa avvenne nel XII secolo: probabilmente però, questo è un luogo che è sacro da tempi immemorabili......
Ceniga - Eremo San Paolo.pdf
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