In questa sezione sono inseriti articoli e presentazioni per approfondire le informazioni e lo studio sui vari siti archeologici che sono toccati dai percorsi di arkeotrekking.  E' organizzata come una biblioteca a scaffali aperti, anche perchè contiamo, nel futuro, di arricchirla di altri articoli e pubblicazioni. nella prima pagina abbiamo inserito tutti gli articoli. Da qui si può andare negli itinerari e nei capitoli tematici genarli. Dagli itinerari, si può arrivare ai punti di interesse.Abbiamo deciso di valorizzare l'opera degli studiosi locali che, nel corso di questi anni, hanno pubblicato numerosi articoli sulle riviste di storia e cultura della Valle dei Laghi, facendo un ottimo lavoro di diffusione e divulgazione del patrimonio culturale. Abbiamo inserito anche pubblicazioni specialistiche - alcune delle quali antiche - per chi vuole andare un po' più a fondo e non si spaventa di fronte al linguaggio tecnico. Sono benvenute segnalazioni e invio di altro materiale, che verrà esaminato e inserito in pagina.

 

 

 

 

 

IL SENTIERO DEI FATI E DELLE FATE

 

 

 

 

 

 

LE SARCHE

 

Per migliaia di anni, la Sarca (al femminile come gran parte degli elementi d’acqua) rpima di arrivare al Garda si diramava in fiumi, canali, acquitrini:  una ziona liminale, un confine naturale con guado e ponte. 

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Luigi Bressa, Convento di Sarche snodo fra Giudicarie e Valle dei Laghi
Il convento di Sarche potrebbe essere fra i più antichi del Trentino. Fu fondato dai Celestini, ordine creato da Celestino V, il papa che fece "il gran rifiuto", che imponeva regole rigide e rigorosa vita di preghiera. Furono proprio loro a bonioficare la piana e poi ad essere "scariucati" dal vescovo quando riuscì ad appropriarsi della piana ormai coperta da viti e colture.
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Mariano Bosetti, La divisione confinaria del piano Sarca (XV.XVI sec)
Quando arrivarono i Romani, cercarono di rinominare divinità arcaiche legate al culto della natura, delle montagne, delle acque. Ma i dominatori riuscirono solo a cambiare il nome di enrtiutà che si conservarono anche dopo la cristianizzazione
Judicaria 92-58-65.pdf
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